lunedì 24 ottobre 2016

natura cosmica

È una poesia dove il pessimismo diventa fenomeno non solo terreno, ma anche cosmico. La Natura, infatti, non si limita a martirizzare la terra, ma anche gli altri corpi celesti. Da qui il titolo.

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La luna piena
mostra alla terra
lo scempio
delle sue ferite.
            Bersaglio silente
            di orribili bombe cosmiche,
            come martire celeste,
            inerme
            subisce
            l’ineluttabile destino.
Nemmeno nel profondo cielo
c'è dunque pace,
perchè immane
è l’operosità
della Natura!

Metrica: Tre strofe di diversa lunghezza con versi liberi e enjambement.
Titolo: Si riferisce all’azione della Natura che investe l’intero universo.
v.1-4: La luna, che di solito nelle poesie di Palazzini è una entità negativa, qui assume il ruolo di vittima che mostra alla terra i suoi crateri, lo scempio / delle sue ferite (antropomorfizzazione e metafora).  Il sostantivo scempio sottolinea la crudele ferocia con cui la Natura si accanisce indistintamente su tutti gli esseri viventi.
v.5-10: Le meteore che si infrangono sulla luna sono paragonate a orribili bombe cosmiche  che la colpiscono in continuazione e, come la terra, anche la luna non ha mezzi per difendersi e inerme / subisce / l’ineluttabile destino, per cui viene rappresentata come martire del cielo.
v.11-15: La conclusione, come spesso avviene, spetta al poeta che non può che prendere atto della completa sudditanza del creato verso la Natura. Per operosità si intende la sua continua azione devastatrice.


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