mercoledì 26 ottobre 2016

l'anima nera

È una poesia  interamente dominata dall’ironia e dal pessimismo. Protagonista, anche se non citato espressamente è l’uomo, la cui vita, sin dalle origini, è stata rivolta quasi esclusivamente al male.

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Spregevole
qual sei,
chi
dir potrebbe
che un’anima
racchiudi
nel tuo seno?
Eppure
ce la mise
il Padre tuo,
insieme
al caldo soffio
della vita,
ma
forse
si sbagliò
con il colore:
la pensò
di certo bianca,
ma, ahimè,
gli venne nera!

Metrica: Tre strofe con versi liberi e enjambement.
Titolo: Rappresenta emblematicamente le caratteristiche amorali dell’uomo.
v.1-7: La poesia si apre con una domanda che sembra banale, ma non lo è, visto il comportamento che ha caratterizzato e caratterizza l’uomo, da sempre. La sua vita dedita al peccato spregevole, induce infatti a pensare che sia un essere privo di anima, nonostante sia assodato che Dio l’ha infusa nel seno di ogni uomo. Seno per corpo è una sineddoche.
v.8-13: Dalla seconda strofa il climax tende ad elevarsi in un continuo crescendo, sostenuto da una ironia e da un pessimismo sempre più incalzanti. La congiunzione avversativa eppure non lascia alcun dubbio sull’operato divino che, dopo aver creato l’uomo con il fango, gli infuse la vita, il caldo  soffio (metafora) gli donò unanima.
v.14-21: Probabilmente affaticato per tutto quello che di perfetto aveva creato precedentemente, o forse perché un po’ distratto, il Buòn Dio pensò certamente di dotare l’uomo di un’anima  pura  bianca, ma / si sbagliò / con il colore, e, invece di creare un essere buono, lo fece malvagio, con unanima nera. Il bianco e il nero alludono chiaramente al bene e al male.


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