È una poesia che vuole
rappresentare allegoricamente la vita dell’uomo e le sue disattese
aspirazioni.
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Per anni ed anni
vagaron
nell’immenso mare
alla ricerca
dell’ Isola Perduta.
Ormai,
né
lui
né
i suoi compagni
speravan
più
di
guadagnàr quel luogo,
ma il desiderio
li spingeva avanti,
avanti,
sempre a navigare.
Così
consumaron
la
vita
in
mezzo al mare,
e
vecchi
diventaron
navigando,
ma
l’Isola Perduta
era un miraggio.
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Metrica:
Cinque strofe di varia lunghezza con versi a schema libero e enjambement.
Titolo:
È il tema di fondo.
v.1-5:
Tutta la poesia è costruita volutamente nel più completo anonimato e senza
connotazioni spazio temporali precise, perché i valori che si vogliono
esprimere hanno una valenza universale. L’Isola è l’allegoria
delle aspettative e delle aspirazioni dell’umanità che non vanno mai a buon
fine a causa dell’incessante azione della Natura matrigna o del Dio
atarassico, e per questo è definita Perduta. Per anni ed
anni rappresenta simbolicamente la durata della ricerca che si protrae
per tutta la vita dell’uomo. L’immenso mare è la
metafora della terra con tutte le problematiche relative alla vita. Il
soggetto logico di vagaron è gli uomini intesi come complesso dell’umanità,
espresso sinteticamente da lui e i suoi compagni.
v.6-14:
La seconda strofa mette in evidenza le caratteristiche tipiche dell’uomo:
osare e sperare anche quando è evidente che si è perdenti. L’anelito al
cambiamento è sottolineato da alcune parole chiave: guadagnare,
desiderio, spingeva, avanti, sempre. Quel luogo
rappresenta emblematicamente l’approdo nell’Isola Perduta e quindi, la
speranza di mutare la condizione della propria vita.
v.15-23:
Le ultime due strofe concludono in chiave pessimistica la poesia: la vita
si consuma nell’attesa di un cambiamento che non avviene e l’Isola
rimane solo un miraggio. Il risultato unico del vano, incessante navigare,
è divenire vecchi / in mezzo al mare che rappresenta, allegoricamente,
il trascorrere della vita tra le tribolazioni e i guai e la delusione per tutte le aspettative dell’uomo che vanno sistematicamente deluse.
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